A R. L.
Con sincera preoccupazione abbiamo preso atto del fatto che ci hai “abbandonato”
al nostro destino per dedicarti
alla contemplazione e alla vita godereccia.
Dovresti sentirti tremendamente in colpa (!?!?!? ),
ma siamo liete di
avere l’occasione di farti i più sinceri
e cordiali complimenti per tutti gli anni di gloriosa attività,
per il
magnifico rapporto di collaborazione
che hai creato con ciascuna di noi,
per la
professionalità che hai saputo trasmetterci giorno dopo giorno.
Possiamo dire ad alta voce che abbiamo perso
un collaboratore davvero
prezioso,
ma abbiamo guadagnato una collega meno impegnata
che alle 13.30 viene
a mangiare una pizza
e fare quattro chiacchiere futili.
Grazie e come hai detto tu “ riappropriati della tua vita.”